Nella storia del Cul de Canard (così chiamata per la prima volta pare da Henri Bresson), ci sono stati alcuni personaggi fondamentali, che hanno contribuito alla diffusione di questa fantastica piuma. Oltre al già citato Marc, se andiamo indietro nel tempo, troviamo Bickel e Joset, successivamente Veya e Pequegnot, e poi Fratnik, Pfandl e Laible.
In particolare Gerhard Laible, costruttore tedesco forse poco conosciuto in Italia, si distingue per aver avuto un'intuizione geniale e aver trovato un nuovo metodo di costruzione, rivoluzionando l'utilizzo del CDC e aprendo la strada ad utilizzi fino ad allora impensabili.
Laible, a partire dalla seconda metà degli anni '80, probabilmente trascorrendo anche molte notti al morso, sviluppò questo innovativo sistema di legatura, che consiste nell'utilizzare solo le barbe della piuma, eliminando il rachide.
Fino ad allora la piuma Cul de Canard veniva utilizzata principalmente in due modi:
Una “Mouche Sèche” di Charles Bickel e la F-Fly di Marjan Fratnik
Questo sistema apre la strada a nuovi utilizzi del CDC, fino ad allora preclusi, le possibilità sono innumerevoli, palmerature, toraci, parachute, ecc.
Un paracadute CDC montato in asola col sistema di Gerhard Laible
Il metodo sviluppato da Laible, risolve, inoltre un altro problema, e cioè quello legato alla reperibilità di piume lunghe e molto folte, che sono ormai introvabili, ma che sono fondamentali per certi tipi di montaggio.
Laible pubblica tra anni ‘80 e ‘90 più di 20 articoli con il titolo “Vom cul de canard”, sulla più importante rivista tedesca di pesca a mosca: “Der Fliegenfischer”. In questi articoli e nel suo libro “CDC Flies”, riversa tutto il suo lavoro e il suo studio sull’utilizzo del Cul de Canard, un lavoro immenso e fondamentale, frutto di una passione e di un impegno che continua tutt’oggi con la sua presenza nelle manifestazioni e negli eventi europei più importanti.
Gerhard Laible con Gérard Piquard e Marc Petitjean all'EWF 2012 (fonte: Gérard Piquard) come giudice dell'Open German Fly-Tying Championship 2016 (fonte: flyfishing-blog.com – ph. di Rudy van Duijnhoven)