Per trovare le origini dell'uso del CDC nella costruzione delle mosche artificiali è necessario risalire agli anni '20 e '30 del Novecento, sulle tracce di due autori dell'epoca, come Maximilian Joset e Charles Bickel. Le prime mosche originali di cui abbiamo conoscenza oggi erano molto semplici ed essenziali, conosciute come Mouche de Vallorbe e Mustique du Jura. Prima Henri Bresson, con la sua mosca originale Cul de Canard, poi Marian Fratnik negli anni '80, furono i primi a utilizzare piume intere, senza avvolgerle, nella realizzazione di una mosca.
Marc Petitjean è indissolubilmente legato al CDC a partire dalla seconda metà degli anni '80. A quell'epoca, provò ad avvolgere l'intera piuma di CDC sull'amo. Sperimentando, si rese conto che questo metodo conferiva galleggiabilità e visibilità estremamente elevate alla mosca artificiale. Di fatto, inventò il corpo in CDC. Pochi anni dopo iniziò la sua carriera come fly tier professionista, con sede in una grande casa-laboratorio a Friburgo, in Svizzera. Possiamo affermare senza indugio che, al giorno d'oggi, Marc Petitjean è tra i costruttori di mosche contemporanei più apprezzati al mondo. Il suo stile innovativo è unico e inconfondibile.